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4 nov 2012

La vera storia di Laurel Canyon e la nascita della generazione Hippie.



Non ci avrei mai creduto: voglio dire, solo guardando con i miei miopi occhi, potevo credere, almeno in parte ed è quello che ho fatto recentemente. Già da tempo avevo sentito alcuni miei contatti e amici americani e tedeschi parlarmi di questa strana storia che da tempo gira, secondo la quale, la nascita del fenomeno Hippy e tutto quello che ne è scaturito, è stata una mossa pilotata dall'Intelligence militare e non solo. Quando mi sono occupato più specificamente del fenomeno Woodstock, che in realtà è avvenuto, il
Festival intendo, a oltre 50 chilometri, mi colpiva il fatto che da tempo giravano droghe di tutti i tipi e almeno in California, erano se non altro, non listate, non proibite. Storie strane circolavano su certi personaggi del mondo della controcultura americano e della musica, certe storie sui loro manager, tutte poi ben confermate.
Basti pensare che in California, alla fine dei sessanta, centinaia di adolescenti e minori di età, erano catturati dalla polizia e spediti in speciali istituti di ricovero e detenzione, perché fuggiti da casa. Bastava, ieri come oggi, farsi trovare alla guida di un'auto in stato di ebrezza per finire in carcere e sotto processo, mi dicevo: possibile che qualcuno se ne vada in giro con il suo autobus, favorendo l'ingurgitazione di Cool Aid, all'acido lisergico? 
Possibile che nel 1969, si potesse tenere un Festival, dove il collante per molta gente era oltre alla musica, lo sballo con alcol e droghe di vario genere, liberamente spacciate dai soliti astuti furbacchioni, senza che le autorità federale non intervenissero in massa, come di solito accadeva?
Insomma, a parte il fatto che per le strade di San Francisco, nel 1967 si inscenava il variopinto funerale degli Hippies, c'era qualche significato in tutta quella colossale macchina di soldi che significava la commercializzazione del New Age, del Pop e Folk, e del genere hippy, come stile di vita, come moda, con i calzoni fatti da indistrie, i cappellini, prima fabbricati a mano dalle ragazze, ora venduti nelle boutique a prezzi esorbitanti, il cinema, su cui si buttavano i furbacchiotti che sfruttavano questo tipo di vita, ottenedo soldi a cappellate, almeno per qualche anno? (Ricordate uno dei tanti articoli di Pasolini sul Corriere, a proposito della moda dei capelli lunghi dei maschietti? Anche qui, Pasolini fu preveggente, come al solito).
Così, alcune settimane fa, di ritorno da un giretto in quel d' Oriente (si caro Terzani, non ci sei stato solo te, sai?), ho preso assieme a un paio di amici a cercare di approfondire contattando con un giro roccambolesco di telefonate, il nostro bravo Mcgowan, l'autore di un non recentissmo libro dedicato al tema di cui si discorre: la nascita del movimento hippie e flower power e tutte le menate che ne seguirono, fatte proprie da certa componente cultural-politica, magari a sproposito, come segno di progressismo New Left.

Finalmente David Mcgowan ci apre qualche sprazzo di luce, ne sentivamo il bisogno, ripeto non per altro, ma solo perché c'erano dei conti che proprio non mi tornavano. Premetto subito che almeno per quello che conosco direttamente, mi riferisco a poche ex stelle dei sessanta, e molti che stelle non lo sono mai state ma che hanno vissuto tutto quel periodo ben dal di dentro dell'ambiente musicale di allora, non ci sono prove che queste persone fossero a conoscenza delle macchinazioni e manipolazioni che erano attuate anche da alcuni loro parenti, questo a scanzo di equivoci. Non ho motivo di credere che lo fossero, anche se non potrei escludere che alcuni abbiano captato qualcosa, almeno all'interno delle loro famiglie, di estrazione militare.
Pensate, che per fare un esempio che mi tocca da vicino, uno dei miei musicisti più amati e che ho avuto modo di conoscere personalmente in un paio di incontri, Frank Zappa, era proprio basato nella famosa abitazione di Laurel Canyon, e suo padre, era un militare della marina, tanto per cambiare, anche se lui e i suoi fratelli si sono spostati molte volte da ragazzi. Ma ripeto, altri personaggi ho avuto modo di conoscere e certamente meglio di quanto non sono riuscito con il buon vecchio Frank. In particolare John Phillips, un vero genio dei sessanta, un personaggio cui sono restato legato almeno idealmente per molto tempo, e forse non ci crederete, ma la prima volta che ci siamo incontrati è avvenuto a meno di 5 kilometri da casa mia, in Versilia, assieme ad un gruppo di artisti, scultori e pittrici. Molte delle cose che so di lui, ancor più da quando è morto, non potrò mai renderle pubbliche, per il rispetto che si deve e la mia riservatezza.

Bene, la storia proprio di Frank, rende conto emblematicamente, di un tipo di famiglia, di padre e di idee che sono state infilate nella testa dei figli della sua generazione, ben diverse, come vedrete, da quelle della Hippy Generation e della precedente Beat Generation, di quindici anni precedente.
Se tra gli ideali e le fonti di ispirazione della Beat era la strada, il percorso desolato e individuale, la dissoluzione e rifiuto di ogni e qualsiasi ideale e pragmatismo, la Hippy è ben differente. Qui siamo ai figli del boom dei sessanta, dei ragazzetti del college, delle auto potenti e fiche, del consumismo massificato più sfrenato, per costoro vale pienamente l'osservazione acuta di Pasolini, e forse, si sono ribellati a modo loro, rifuggendo in droghe, un bieco falso rifiuto del consumismo, ma nella realtà, era chiaro che per molti era solo un mometo di transizione alla vita adulta, dove i sogni e le idee, si scontrano con il lavoro in banca, magari alla Goldman, o a vendere polizze, o dietro una cattedra a insegnare, eccetera. Ed è quello che puntualmente è accaduto: se i beat sono finiti ai margini, reietti e rifiutati, gli hippies sono quelli che oggi, a sessant'anni ti danno la consulenza dai loro grassi studi di avvocati e nelle banche. Capito, amiche e amici?
Naturalmente, vi devo anche dire che proprio l'area di Woodstock, è stata dalla fine degli anni '30 e in parte anche oggi, la meta di una comunità alternativa, che viveva di materiali e manufatti artistici e artigianali, sede di un ranch di artistoidi, dediti ad attività speculative e spirituali, una sorta di prototipo della New Age e del polentone che ne è seguito fino ad oggi. Niente a che vedere con l'apoteosi della massificazione consumistica e dello sballo celebrata a 50 chilomentri da Woodstock in quell'estate del 1969.

Un enblema della mercificazione dell'Eldorado Pop & Folk iniziato con Bob Zimmerman nella prima metà dei sessanta e giunto al trionfo in quegli anni, è Donovan, di cui riporto uno stralcio di un mio vecchio articolo di molti anni fa, per un settimanale italico (che non voglio nominare).

.... Poi c'erano quelli come Donovan, lo metto come emblema perché ho avito modo di studiarlo bene, anche con l'aiuto di chi lo conosceva, allora. Donovan era un bravo ragazzone scozzese, ottimo musicista e metteva insieme delle oneste e valide canzoni tipiche della sua area, infilate in pieno nella terra dei suoi avi. Poi, con l'assitenza di un paio di marpioni (entourage dei Rollins e Yarbirds), cambia aspetto, abiti, e si trasferisce in America, dopo aver capito che non sarebbe riuscito a ottenere il suono e l'ispirazione che voleva restandosene a Londra. Da lì, esce un disco con la copertina tipica del periodo psichedelico, e il nostro Donovan, con tanto di tunica a fiori, tiene due serate alla Hollywood Bowl, su cui fa cadere sulle teste degli astanti e facoltosi spettatori (prezzi elevatissimi), fiori e petali di fiori a kili. Ecco come nel 1967 si cerca già di sfruttare e con pieno successo, il fenomeno hippies: emblema, il santone John Lennon e la sua Rolls psichedelica (è una rolls con bar e mangiadischi, dipinta con colori e temi tipici del periodo, faceva figo, capite, tutto qui).  Ecco, qui c'è già tutta la truffa, la commercializzazione, il consumismo di una generazione: immaginatevi un Allen Ginsberg a giro in Rolls! Ma va.-....

Allora, vi potete leggere una parte del libro in inglese, potete usare il traduttore di google, a questo indirizzo http://informationfarm.blogspot.it/2010/02/inside-lc-strange-but-mostly-true-story.html

Ma se volete leggervi un pezzo già tradotto, ho trovato questo blog, che vi metto

Siccome si parla di Laurel Canyon, vi dico che è una zona collinare, non in vista mare, ma dalla parte appunto delle colline, dove abitano produttori porno, pensionati ricchi, ex giocatori e anche impiegati della macchina statale. Per intenderci, se andate al famoso Whisky a go go, girate dietro e iniziate a salire lievemente, con poci minuti arrivate all'inizio della zona chiamata Laurel, Los Angeles, tra la piana di Los Angeles e la San Fernando Valley, vera patria del porno e non solo, americano.
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Nel frattempo, in altre parti del mondo, in quei primi mesi del 1965, una nuova 'scena' stava iniziando a prendere forma nella città di Los Angeles. In una comunità geograficamente e socialmente isolata conosciuta come Laurel Canyon - una vaga e inquietante boscosa, rustica e serena fetta di LA immersa nelle colline che separano il bacino di Los Angeles da San Fernando Valley - musicisti, cantanti e cantautori improvvisamente iniziarono a raccogliersi come se chiamati da qualche invisibile pifferaio magico. In pochi mesi, il movimento 'hippie / figli dei fiori' sarà partorito lì, insieme con il nuovo stile di musica che forniranno la colonna sonora per la seconda metà tumultuosa del 1960.

Su Frank, mio diletto musicista,

Zappa, insieme ad alcuni membri del suo entourage considerevole (il 'Log Cabin' fu l'esecuzione di una comune precoce, con numerosi parassiti che occupavano diverse stanze della casa principale e la pensione, così come nelle grotte e cunicoli particolarmente allacciati ai motivi della casa, lontani dal nome implicito della fattoria pittoresca, tra l'altro, il 'Log Cabin' fu una cavernosa casa a cinque livelli che hanno caratterizzato 2.000 mq in soggiorni con tre lampadari enormi e un camino in pietra giganteggiante dal pavimento al soffitto), fu anche uno strumento per introdurre il look e l'atteggiamento per la definizione 'hippie' di controcultura (anche se l'equipaggio Zappa preferiva l'etichetta  'Freak' ). Tuttavia, mai Zappa (nato, curiosamente, il Solstizio d'Inverno del 1940) fece davvero un segreto il fatto che non aveva per nulla, disprezzato mai la cultura 'hippie' la stessa che aveva contribuito a creare e della quale si era circondato.

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Log Cabin
Dato che Zappa fu, da numerosi racconti, uno a favore della guerra rigidamente autoritario al controllo dei Freak, forse non è sorprendente che vi sia una parentela con il movimento giovanile che egli ha contribuito a nutrire. Ed è probabilmente sicuro affermare che il padre di Frank ha avuto anche poco riguardo per la cultura giovanile degli anni 1960, dato che papà Zappa è stato, nel caso ve lo stiate chiedendo, uno specialista di guerra chimica assegnato a - dove altro? -  ad Edgewood Arsenal. Edgewood è, naturalmente, la casa da molto tempo del programma di guerra chimica americana, così come un impianto frequentemente citato profondamente invischiato in operazioni MK-ULTRA. Curiosamente, Frank Zappa è letteralmente cresciuto a Edgewood Arsenal, avendo vissuto i primi sette anni della sua vita in alloggi militari per motivi strutturali. La famiglia si trasferì a Lancaster, California, vicino a Edwards Air Force Base, dove Frank Zappa ha continuato ad occuparsi facendo il suo complesso lavoro classificato come d'intelligence militare. Suo figlio, nel frattempo, si era preparato a diventare per la folla un'icona di pace & amore.
Ancora fino a qui, nulla di strano in questo, si suppone.
Il direttore di Zappa, tra l'altro, è un personaggio oscuro di nome Herb Cohen, che venne a Los Angeles dal Bronx con suo fratello Mutt poco prima che la musica e la scena dei club iniziassero a surriscaldarsi. Cohen, un ex Marine degli Stati Uniti aveva trascorso alcuni anni in giro per il mondo prima del suo arrivo sulla scena a Laurel Canyon. Questi viaggi, curiosamente, lo avevano portato in Congo nel 1961, al tempo stesso in cui il primo ministro della Sinistra, Patrice Lumumba fu torturato e ucciso dalla nostra stessa CIA. Non c'è da preoccuparsi, anche se, secondo uno dei biografi di Zappa, Cohen non andò in Congo su una specie di missione nefasta d'intelligence. No, lui era lì, che ci crediate o no, a fornire armi a Lumumba "a dispetto della CIA." Perché, se sapeste, che è il genere di cose che i gira-mondo ex-Marines fecero in quei giorni (come vedremo abbastanza presto quando daremo uno sguardo ad un altro luminare di Laurel Canyon).

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L'altra metà della prima famiglia di Laurel Canyon è la moglie di Frank,Gail Zappa, nota in precedenza come Adelaide Sloatman. Gail proviene da una lunga serie di ufficiali di carriera della Marina, suo padre compreso, che ha speso la sua vita lavorando a classificate ricerche in armi nucleari per la US Navy. Gail aveva lavorato come segretaria per l'Office of Naval Research e lo sviluppo (anche lei una volta disse a un intervistatore che aveva "sentito delle voci sulla [sua] vita"). Molti anni prima del loro arrivo quasi simultaneo a Laurel Canyon, Gail aveva frequentato una scuola materna della Marina con lo stesso "Mr. Mojo Risin", Jim Morrison (si sostiene di quei bambini, Gail una volta ha colpito Jim sopra la testa con un martello). Lo stesso Jim Morrison aveva poi frequentato la stessa Alexandria, l'alta scuola in Virginia, come gli altri due futuri luminari di Laurel Canyon - John Phillips e Cass Elliott.


La morte di Scott McKenzie, un uomo che viveva in solitudine con il suo gatto, simbolo della Flower Power.

Proprio a distanza di due mesi, è morto il grande amico di John Phillips, Scott McKenzie, vero nome era Philip Wallach Blondheim. La sua amicizia con Phillips risale alla metà degli anni '50, e proprio all'inizio dei sessanta, con gli Abstracts, poi Smoothies un trio che fa canzoncine tipiche, sullo stile degli Evelry Brothers. Nel 1961, girando per i locale del Village a New York,noto per essere una piccola Monte Martre, con i caffé che aprono sulla strada, con piccoli palchi, dove tutti quelli che aveveano mire musicali si esibivano per un panino e una birra dal 1958 fino al 1963 64, anno dell'esplosione dei Beatles, che cambia tutto il mondo del business musicale. I journeymen fanno quel tipo di musica di quel periodo, non èiù una musica sdolcinata per famiglie e teenagers, ma il tipico Folk vocale, canzoni cantate a due o tre voci, accompagnate solo da un paio di chitarre e un tamburello. Ma come si è detto, con l'arrivo dei Beatles anche in America, tutta questa roba viene in poco tempo spazzata via, anche se resta un pubblico di nicchia che continua a seguirla, va detto. 
McKenzie non entra (nonostante le sollecitazioni reiterate dell'amico, diceva che sarebbe diventato un secondo Bob Dylan, capito?) nel primo gruppo costituito a misura di una family, ma resta sempre ben in contatto con John, che formati appunto i Mamas and the Papas, e raggiunto subito un successo incredibile con un album trasognante, melodico e con testi e musiche assai easy, improntate da subito non alle tematiche del Folk, ma a quelle della emergente cultura beatnik, non quella che si respirava a New York (che sarà musicalmente incarnata dai mitici e giniali quanto tetri, oscuri e iconici Velvet Underground, vero e rporpio controaltare del movimento hippie e della relativa controcultura californiana). Quindi, testi semplici, cieli azzurri, acque chiare e terze, voli colorati con la fantasia e fiori da tutte le parti. McKenzie, che è appena un valido cantante, viene chiamato da papa John in studio nel '67, e in una notte, esce con un brano, destinato a divenire il semplice biglietto da visita del futuro primo festival del Pop, quello di Monterey. Invece, San Francisco, diviene un hit mondiale e l'inno di quel periodo, quello della generazione Flower Power, della Summer Of Love del '67 e destinato a spegnersi in pochi anni: già nel 1969, con la sacralizzazione di Woodstock, tutto il flower Power è già finito, di fatto, ridotto solo al più bieco sistema di sfruttamento musicale, commerciale e culturale, quindi privo di qualsiasi dimensione dinamica, di crescita e di spinta propulsiva.
Ma ricordiamoci che McKenzie, che farà il classico One Hit Wonder, sparisce subito dalle classifiche e non vi farà più ritorno, neanche lontanamente. I Mamas e Papas si sciolgono come i Beatles, proprio all'inizio del 1969 eJohn Phillips ora lasciato dalla mogliettina, e McKenzie si metono a fare una vita molto differente: devono ripartire da zero, praticamente, e se McKenzie non salirà mai più sulla vetta, John riuscirà praticamente da subito a ricavarsi altri momenti di grande vena, con sprazzi di genialità e buoni lavori, alternati a momenti di defaillance, inevitabili. 

Vale la pena accennare che John Phillips continua ad essere un vero genio musicale, e dobbiamo ricordare che contribuisce a sostenere la musica degli amici Wilson, che formavano in quel momento, ancora il complesso più famoso al mondo dopo i Beatles: i Beach Boys. (Per capire di cosa si parla, basta ascoltare oggi il brano Good Vibrations, dell'inizio del 1969, per capire tutto; sembra fatto oggi stesso). Non ci sono mai state collaborazioni tra questi quattro geni musicali: Phillips, Brian Wilson e Lennon e Mc Cartney, e probabilmente anche perché è impossibile collaborare per 4 grandi personalità così nette, cui si aggiunge Richards, che nel 1977 si troverà in studio con Phillips per una decina di sessioni svolte all'alba, praticamente, senza dare alcun esito, a parte un costo di 150 mila dollari dell'epoca, lo studio preso d'assalto dalle groupies, e sniffate e sparate di ogni genere di roba. Un disco che vedrà la luce solo dopo 30 anni, quando i nastri saranno ripresi dagli eredi di John. 
Solo per la cronaca, Lennon ha sempre asserito che l'artista che ammirava di più in america era Henry Nilsson, con cui collaborò a un disco, per niente bello. Anche Nilsson era un Heavy Drinker e faceva uso di coca e hero, riuscendo a restare vivo fino al 1994, e divenne conosciuto quando Lennon e Mc Cartney dissero che erano suoi fans, proprio di lui che nessuno ancora conosceva, tranne in qualche scantinato di NY. Effettivamente, almeno per un quattro-cinque anni, anche Nilsson è stato sicuramente uno dei geni del pop, assieme al collaboratore di Brian Wilson, Van Dyke Parks.

Comunque, la biondina cantante assai mediocretta, mogliettina infedele di Phillips, fu licenziata dopo pochi mesi dallla formazione del quartetto per alta infedeltà coniugale e sostituita con la fidanzata del loro produttore (Lou Adler). Jill Gibson, già cantante e buona presenza.      2661199939_5dbc414470-1.jpg picture by emeraldqueene

Occasionally, Gibson would visit Lou Adler in the studio while he was producing the band, who had just begun work on a new album. Gibson found herself in the right place at the right time when the leader of the group, John Phillips, fired his wife, Michelle Gilliam Phillips, from the band on Saturday, June 4, 1966, for having had an affair with Gene Clark of The Byrds.[6][7][8] Instead of the group breaking up, they asked Jill Gibson to join The Mamas & the Papas as their newest member "Mama Jill".[9][10] Shortly after joining the band, The Mamas & the Papas, along with Lou Adler, left for Europe for several weeks to begin working together.[11]
Arriving in London, England, Gibson, Cass ElliotJohn PhillipsDenny Doherty, and Lou Adler rented the top half of a large house in Berkeley Square to work in (the downstairs part was rented to Mick Jagger and model Chrissie Shrimpton).[11][12] Over the next three weeks Gibson rehearsed with the group in London for the recording of the band's upcoming second album and for a few live shows.[13] While in England, the band had a series of business meetings, but still made time to party with John LennonPaul McCartneyKeith RichardsBrian Jones, and Mick Jagger at Dolly's (the private London rock club that catered to the stars).[14][15] Upon returning to the United States, the group, their manager Bobby Roberts, their attorney Abe Somer, and their label Dunhill Records officially fired Michelle Phillips on Tuesday, June 28, 1966.[9][16][17] Jill Gibson was hired two weeks earlier, just before the band left for England.
Beginning in early July and continuing through part of August 1966, Gibson, Cass Elliot, Denny Doherty, John Phillips and Lou Adler recorded the band's second LP at Western Studios in Los Angeles, California with Bones Howe as the.... 


Al.

Questi erano i modelli di fine anni cinquanta e anche inizio anni sessanta con cui tutti i musicisti di allora si dovevano confrontare, con il versante del New Folk con Dylan e altri che non sono divenuti famosi come lui.

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